Sono convinta, sin da allora, che il giornalismo possa essere la voce dichi non ce l’ha e che, per questo, possa rappresentare la mia strada. Nel 1994 entro nell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino. Due anni dopo divento giornalista professionista e comincio a lavorare per RTL 102.5, emittente radiofonica nazionale per cui lavoro a tutt’oggi, nella redazione romana, e che rappresenta il punto fermo nella mia vita professionale. Coniugo la mia naturale inclinazione alla cronaca con l’impegno sociale dal momento che per la mia emittente spesso seguo il mondo dell’associazionismo, soprattutto quello che supporta progetti dedicati all’infanzia e alla tutela delle donne.
Tutto in me si impronta alla riflessione del grande drammaturgo latino, Terenzio:
“Homo sum, nihil humani alienum a me puto ”.
Sicuramente, l’aver attraversato nella mia esistenza esperienze, anche dolorose, e il privilegio di aver sperimentato per due volte la maternità, doppiamente al femminile, mi hanno donato una sensibilità e una visione della vita totalmente nuova: “ Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia”, diceva Simone de Beauvoir. Lo sottoscrivo. E nel diventarlo, l’incontro con le Amiche de Il valore del femminile, mi ha regalato la possibilità di mettere in pratica un progetto a tutto tondo, non solo accademico e teorico, ma concreto, professionale e interiore.