Insemprarsi è un verbo antico che ha come significato il concetto di essere per sempre. Rappresenta più di una semplice azione nel tempo presente. È un invito a farsi eterni attraverso l'espressione autentica di sé stessi, abbracciando la propria originalità e lasciandosi trasportare dall'energia creativa che risiede in ognuno di noi.
Cos'è Insemprarsi
Un viaggio di tre giorni alla scoperta di sé attraverso l'arte del teatro.
Un laboratorio di teatro ed espressione del corpo in cui utilizzando diverse tecniche teatrali e di movimento, esercizi pratici e giochi di improvvisazione, esploreremo il potenziale illimitato del nostro corpo inteso come strumento di espressione artistica e comunicativa.
Il laboratorio è aperto a tutti e tutte, non è necessaria alcuna esperienza teatrale pregressa.
È un luogo di accoglienza e di condivisione, dove ognuno è incoraggiato a scoprire, sperimentare e crescere. A tal fine creeremo un ambiente sicuro, di fiducia, lontano dal giudizio o da un'idea di performance. Ogni gesto, ogni movimento, ogni parola che emergerà sarà un riflesso autentico della nostra unicità e della nostra ricchezza interiore.
Strumenti di lavoro e programma delle giornate
Ogni giorno una prima parte del lavoro sarà dedicata al rilassamento fisico e al training emotivo mentre una seconda parte all'improvvisazione e alla creazione. Grande importanza verrà data a esercizi che stimolano l'ascolto, il rapporto con lo spazio, il linguaggio non verbale, la relazione con la musica; per poi integrare con un lavoro più specifico sulla voce, l'espressione teatrale, lo studio delle intenzioni e la capacità di manifestare. Utilizzeremo diversi strumenti e stimoli creativi: testi, musiche, oggetti, immagini e tutto ciò che nascerà dalla condivisione con il gruppo.
Programma
Abbiamo scelto l'immagine dell'albero, simbolo di vita, crescita e connessione tra cielo e terra, come guida per il nostro laboratorio.
L'albero, radicato saldamente nel suolo, cresce verso il cielo con forza e grazia, offrendo riparo, ossigeno e nutrimento. In modo analogo, esploreremo le nostre radici fino a permettere a ciascuno di noi di fiorire nel proprio talento espressivo e spirituale.
**Primo giorno: Le Radici**
Cominceremo il nostro viaggio dal profondo, nel radicamento, per giungere, gradualmente, all'incontro con l'altro e con lo spazio che ci circonda.
**Secondo giorno: Il Tronco**
Ci alzeremo metaforicamente in piedi per esplorare il tronco, la nostra struttura e la qualità del sostegno su cui poggia la nostra vita. In particolare ci concentreremo sulla presenza scenica e sul gioco teatrale iniziando ad osservare e osservarci per entrare nel qui e ora dell'azione scenica.
**Terzo giorno: La Fioritura**
Raggiungeremo la cima del nostro viaggio esplorativo con la fioritura, il momento in cui ci esprimiamo al mondo nella nostra forma più autentica e personale. Faremo tesoro delle scoperte dei giorni precedenti, che ci supporteranno e guideranno nella creazione artistica.
Conclusioni
Lo strumento principale di lavoro sarà il corpo, con tutto ciò che racchiude in sé, la propria storia, memoria e percezioni. Avere consapevolezza del linguaggio del corpo è utile per lasciare andare abitudini mentali e atteggiamenti quotidiani, mettendoci in relazione a noi stessi e agli altri in maniera nuova e sensibile.
Tutti i giorni siamo nel nostro corpo, lo usiamo, lo guardiamo, lo tocchiamo; ma non sempre entriamo in relazione con esso in maniera attenta, ascoltando i segnali che ci manda, avendo consapevolezza di cosa accade o domandandoci quante altre capacità racchiude. In noi risiedono infinite possibilità di espressione e di manifestazione che semplicemente per mancanza di strumenti non sappiamo di possedere.
La pratica teatrale ci permette di entrare in contatto con noi stessi in maniera nuova, inedita. L’intento di questo laboratorio non si conclude in aula, ma si pone come un’occasione di scoperta di noi stessi da portare nella vita di tutti i giorni, nella nostra quotidianità, nell’attività lavorativa, nelle relazioni personali e professionali.
Prendersi cura del corpo non è solo riposare, lavarsi, curarlo esteticamente, ma può essere un processo molto più profondo di comprensione e conoscenza di tutta la sua complessità.
Diceva Piero Gabrielli “Rido, piango, mi commuovo e ti faccio ridere, piangere e commuovere proprio perché sono io.” Crediamo che il teatro sia un mezzo potente per trasformare l'esperienza personale in qualcosa di universale e condiviso e che il suo potere risieda nella comunità e nell'empatia che si crea quando ci si mette in relazione con gli altri. Ognuno è sia insegnante che studente, e ciò che impariamo gli uni dagli altri arricchisce profondamente il percorso artistico e personale di ciascuno.
Ci vediamo in sala, pronti a Insemprarsi insieme!
BIO SMERALDA CAPIZZI.
Si diploma nel 2005 presso l'Accademia Internazionale di teatro di Roma.
Dal 2006 al 2011, presso il Théâtre du Moulinage (Francia) approfondisce i suoi studi sul teatro gestuale di Jacques Lecoq.
Nel 2010 vince il premio “buco nel sipario” in collaborazione con il Teatro Belli di Roma con lo spettacolo clown “Dr Coffee & Mr Xerox”.
Dal 2006 al 2019 è stata attrice per la compagnia Italo francese TIDA Théâtre Danse con cui è stata ospite di diverse rassegne e festival nazionali ed internazionali.
Dal 2019 fa parte del collettivo teatrale “Svelarsi” con cui porta avanti un lavoro di ricerca intorno al corpo femminile e con cui debutta nel 2023 con lo spettacolo omonimo “Svelarsi”.
Insieme ai progetti teatrali, si esibisce in serate di stand up comedy e lavora come attrice per serie televisive e cortometraggi. Si occupa di formazione e nello specifico porta avanti progetti di formazione e creazione con gruppi misti di persone con disabilità fisiche e mentali.
Ama il colore verde, Roma deserta in agosto, le lucine colorate e bere grandi quantità di caffè.
BIO VIRGINIA VANDINI
Virginia Vandini è Sociologa, Supervisor Counselor, Formatrice. Nel 2014 ha fondato il Centro Henosis, Counseling e Formazione e l’Associazione Il valore del femminile di cui è Presidente.
Per il suo impegno nel sociale è stata nominata Ambasciatrice di Pace dalla Womer Federation Word Peace presso la Camera dei Deputati.
Da un ventennio progetta e conduce percorsi individuali e di gruppo, sia in ambito privato che pubblico realizzando attività formative rivolte alla crescita, allo sviluppo e alla consapevolezza delle persone e delle organizzazioni.
Ha pubblicato il libro Amore. Ascolto. Accoglienza. Le risorse del femminile in ognuno di noi (Delta Comunicazione 2015) presentato presso La Sapienza Università di Roma e La cacciata dal Paradiso. Come ritrovare l’amore perduto (Apes 2022).
Numerosi sono i suoi interventi presso convegni a caratteri scientifico-culturale promossi dalla S.I.Co. Società Italiana Counseling.
È appassionata di cucina macrobiotica, ama profondamente la natura nella quale si rifugia ogni volta le è possibile e perdersi, camminando, tra le bellezze della Roma antica.
Info
Il seminario si svolgerà presso la sede dell’Associazione Il valore del femminile in piazzale delle Provincie, 8 - Roma - da venerdì 24 a domenica 26 maggio nei seguenti orari: il venerdì dalle 17.00 alle 20.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00 con un’ora di pausa pranzo.
La partecipazione è obbligatoria per l’intera durata del seminario che è aperto a un numero massimo di 15 persone.
Contributi
Il contributo richiesto è di 180.00€ per chi s’iscrive entro il 30 aprile. Successivamente alla data indicata il contributo sarà di 210.00€.
Per prenotare la propria presenza sarà necessario versare un acconto di 50.00€ con:
paypal www.paypal.me/ilvaloredelfemminile
o
bonifico bancario al seguente Iban: IT36J0306909606100000153795 intestato a “Il valore del femminile”.
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