E’ un professionista che ha frequentato una scuola triennale acquisendo conoscenze e abilità in ambito sociologico, psicologico e pedagogico, oltre che specifiche tecniche di espressione e comunicazione verbale e non verbale.
La prima competenza fondamentale di un counselor è saper ascoltare in modo attivo: ovvero la capacità di prestare un’attenzione consapevole, sincera, attenta, alle parole, ai gesti, agli sguardi della persona o delle persone che abbiamo davanti ma anche alle nostre parole, ai nostri gesti, ai nostri sguardi. Ascoltare attivamente significa sospendere il giudizio e immergersi nel mondo di chi ci sta di fronte, senza perdere di vista il nostro. E’ proprio qui che entra in gioco l’empatia, ossia la capacità di sentire il mondo interiore dell’altro, le sue emozioni, senza necessariamente doverle far coincidere con le nostre (in questo caso proveremmo semmai simpatia, dal greco syn pàtheo, letteralmente “patire con”).
Il counseling, inteso come mentalità e modo di essere, è la volontà di mettersi in ascolto dei bisogni dell’altro non prima di aver ascoltato se stessi. E’ la capacità, che per molti nasce da un grande impegno, di mettersi in contatto con le proprie emozioni e comunicarle nel modo più autentico. E’ il desiderio di essere parte attiva in un mondo che cambia e chiede la nostra presenza, oggi più che mai. E’ il compito di diffondere la cultura del rispetto, dell’ascolto reciproco, dell’unità di intenti nella diversità.
Per questo il nostro obiettivo è accompagnare chiunque lo desideri a sbocciare, liberarsi dalle paure e affermare la propria unicità.