Professional Counselor
“La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno sogna, chi guarda all’interno, apre gli occhi”. Carl Gustav Jung.
Il mio percorso di vita, soprattutto da un punto di vista professionale, è stato spesso caratterizzato da scelte poco lineari fatte non per un autentico e sentito volere, ma più per una poca chiarezza o convinzione rispetto a ciò che realmente mi apparteneva. Il tutto inizia nel periodo dell’adolescenza, più esattamente nel momento in cui si deve scegliere la scuola superiore da frequentare: pur amando le materie umanistiche, l’arte, la comunicazione e tutto ciò che rappresenta espressione e conoscenza, mi iscrivo, ironia della sorte, a Ragioneria!
Naturalmente è cominciato un calvario fatto di inadeguatezza e frustrazione in cui brillavo nelle materie umanistiche e nello studio delle lingue e soffrivo e mi sforzavo in tutte le altre. Se ci penso, ancora oggi mi domando come ho potuto scegliere un qualcosa di così lontano dalle mie attitudini e interessi, ma alcune cose non sono facilmente comprensibili; probabilmente era un’esperienza necessaria a farmi rendere conto che tutto ciò che mi appartiene, mi dà gioia e mi fa sentire a casa è dall’altra parte del calcolo e delle materie finanziarie. E forse la morale più grande è stata che onorare e valorizzare la nostra personalità e coltivare le nostre passioni, è un dovere che abbiamo verso noi stessi.
Ho iniziato a lavorare all’età di 20 anni in diverse realtà aziendali spinta sempre dalla curiosità, dalla voglia di imparare cose nuove e arricchire il mio bagaglio, fino ad arrivare al mondo turistico in cui lavoro ormai da molti anni. Un ambito che ho sempre amato perché rappresenta movimento, realtà diverse, ricchezza e varietà di culture, tradizioni, gente, colori, musica, profumi; ma con il passare del tempo quell’entusiasmo iniziale, quella vitalità e quella passione si sono ingrigiti perché purtroppo l’unico reale movimento era quello compiuto per recarmi al lavoro, per poi sedermi otto ore dietro una scrivania.
Ho continuato in parallelo a tenere vive le mie passioni frequentando corsi di canto, di lingue e corsi più specifici inerenti all’ambito lavorativo, mettendo quindi il naso in tante cose per scoprire ogni volta una parte di me e continuare a sentirmi viva. Eppure, quel senso di inquietudine e insoddisfazione rimanevano, come rumori costanti di sottofondo.
Nel 2014 c’è stato finalmente il mio incontro con il Counseling. Ho deciso di mettermi nuovamente in gioco iscrivendomi al corso ed è iniziata così quella che considero l’esperienza più bella e formativa della mia vita, poiché trovo in questa realtà tutto ciò che ho sempre amato: materie interessanti, persone meravigliose da cui mi sento compresa, stimoli, scambio e tanta crescita. Ho intrapreso un viaggio che mi porta ogni giorno ad essere più consapevole delle mie paure, dei miei limiti, dei miei punti di forza. Un cammino bello ma anche duro, poiché guardare dentro se stessi non è facile ma è proprio la sofferenza che si prova ad avere una funzione liberatoria.
In particolare, ho individuato nell’art counseling un terreno meraviglioso di espressione musicale, verbale e visiva che rappresentano da sempre le mie passioni e mi sono accostata ad argomenti nuovi ed affascinati come la bioenergetica, grazie alla quale ho compreso quanto il connubio corpo-mente sia la chiave per raggiungere l’equilibrio e quanto ascoltare il proprio corpo, le sensazioni e le emozioni, sia fondamentale per entrare in un contatto completo con se stessi. Ho deciso quindi di approfondire l’argomento e, dopo essermi diplomata come Professional Counselor, ho conseguito il diploma di insegnante di ginnastica bioenergetica.
Credo fermamente che le diversità di ognuno rappresentino dei grandi punti di forza, delle vere e proprie risorse che se liberate, arricchite, nutrite e valorizzate, sono la chiave per aprire la porta della libertà. L’uomo viene dalla natura ed è un tutt’uno con il Creato, è proprio ricontattando la sua parte pura e la sua essenza che può diventare l’opera d’arte che è destinato ad essere e far parte del fluire della vita.
Ho compreso con chiarezza, dopo tanto camminare, quanto sia importante prendersi cura di se stessi e desidero fortemente poter aiutare gli altri in questo processo di ri-scoperta, poter tornare a contattare il proprio cuore, potersi guardare allo specchio con occhi nuovi e portare alla luce i propri talenti e la propria bellezza. Insieme ci si può sostenere e si può camminare in un reciproco arricchimento